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Firma digitale: nuove regole
coordinate con il quadro normativo comunitario
24/06/03
La disciplina
della firma digitale ha subito un'ulteriore riforma: è stato pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale n. 138 del 17 giugno 2003 il
decreto legislativo n. 137 del 7 aprile 2003, recante nuove
disposizioni di coordinamento in materia di firme elettroniche a norma
dell'articolo 13 del decreto legislativo 23 gennaio 2002, n. 10.
In sostanza viene coordinato il testo del
D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000 con le
innovazioni introdotte dal
Decreto legislativo n. 10 del 23 gennaio 2002.
L'art. 13 dello stesso decreto del 2002 prevedeva espressamente l'emanazione di
un regolamento che coordinasse la normativa contenuta nel Testo Unico sulla
documentazione amministrativa con i principi comunitari in tema di firme
elettroniche.
Le innovazioni principali riguardano la classificazione delle tipologie di
firma: non si parla più solo di firma digitale ma più precisamente di firma
elettronica, intesa come genus, e di firma digitale come species, ovvero come
particolare tipologia di firma elettronica.
Ricordo che il sovrapporsi delle categorie, elettronica e digitale, deriva dal
fatto che l'Italia, con grande anticipo sul resto dell'Europa, già nel 1997, con
il D.P.R. 513, aveva introdotto le sue modalità di sottoscrizione del documento
informatico; viceversa l'Europa c'è arrivata solo due anni dopo, con la
direttiva 1999/93. Il problema di compatibilità nasceva dal fatto che le
categorie previste nella direttiva avevano dei requisiti diversi rispetto a
quella prevista dal D.P.R. 513. Molto più stringente la normativa italiana,
piuttosto elastica invece quella europea.
Altro
interessante settore innovato dal decreto 137 è quello dei certificatori:
vengono infatti distinti i certificatori in qualificati e non, fissando i
requisiti rispettivamente necessari. Viene inoltre specificato il concetto di
accreditamento, introdotto dal decreto legislativo n. 10 del 2002; quindi
certificatori che intendono conseguire il riconoscimento del possesso dei
requisiti del livello più elevato, in termini di qualità e di sicurezza, possono
chiedere di essere accreditati presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie. Vengono pure rivisti in maniera
più precisa e dettagliata gli obblighi e le responsabilità dei certificatori.
La nuova disciplina entrerà in vigore il 2 luglio 2003.
D.P.R.
n. 137 del 7 aprile 2003
Dott. Luigi
Martin |