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Firma Digitale: approvato il regolamento attuativo della direttiva 93/1999

Roma 31/01/03   
Il Governo, nel Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2003, ha approvato,
su proposta del Ministro per le politiche comunitarie, Buttiglione, e del Ministro per l'innovazione e le tecnologie, Stanca, un decreto presidenziale che adegua il quadro normativo italiano delle disposizioni sulla firma elettronica al dettato comunitario, modificando talune parti del testo unico in materia di documentazione amministrativa. Il provvedimento detta una compiuta disciplina in materia di firme elettroniche, di attività dei certificatori (libera e non soggetta ad autorizzazione preventiva) e loro accreditamento, al fine di ottenere il riconoscimento dei requisiti più elevati di qualità e di sicurezza; sarà il Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie a vigilare sul corretto svolgimento delle attività di certificazione, ed a controllare periodicamente i certificatori accreditati. Sul provvedimento si è espresso favorevolmente il Consiglio di Stato ed il Garante per la protezione dei dati personali; è stata inoltre esperita, con esito favorevole, la procedura di informazione alla Comunità europea. Il testo del decreto è disponibile su Infogiur in anteprima, in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Documenti: testo del decreto (approvato dal CdM in corso di pubblicazione sulla G.U.)

Di seguito si riporta il relativo comunicato stampa del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie:

Firma digitale: il Governo ne accelera la diffusione

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il regolamento
di attuazione della direttiva comunitaria

I documenti elettronici avranno a tutti gli effetti valore legale
Il Ministro Lucio Stanca: "entro l'anno raddoppieremo le card arrivando ad oltre un milione"
 

Il Governo ha impresso un forte colpo di acceleratore alla diffusione in Italia della "firma digitale", parte integrante del processo di ammodernamento tecnologico del Paese. Su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie e di concerto con altri sei ministri, il Consiglio dei Ministri ha approvato il DPR che definisce il Regolamento di attuazione della Direttiva Comunitaria n. 93/1999, completando così il quadro normativo per l'utilizzo di questo innovativo strumento digitale, una sorta di bancomat con microchip, che viene inserito in un apposito lettore, collegato al computer, consentendo di firmare in modo digitale sicuro ed inalterabile qualsiasi documento elettronico.

Viene definitivamente attribuito valore giuridico ai documenti informatici su cui viene apposta la "firma digitale", garantendo non solo l'autenticità della firma e del soggetto da cui proviene, ma anche l'integrità del documento stesso, determinando così un'ampia serie di vantaggi pratici, diretti ed indiretti, per il Paese, a partire dalle imprese fino allo sviluppo dell'e-commerce.

Il ministro per l'Innovazione e Tecnologie, Lucio Stanca, ha spiegato che "l'apposizione della 'firma digitale' sulla corrispondenza, sui contratti, ordini e, in generale, sui documenti inviati per via telematica determinerà una drastica riduzione della documentazione cartacea, ma anche una istantaneità dei processi di scambio di corrispondenza ed un abbattimento dei costi di inoltro. Come pure eliminerà i danni derivanti dalla mancata o ritardata ricezione; ridurrà le code agli sportelli. Insomma, non sarà più necessario spostarsi da casa o dall'ufficio per essere fisicamente presenti laddove è necessario apporre la propria firma".

Il ministro ha poi ricordato che "l'Italia è il primo Paese in Europa per diffusione della firma digitale". Solo le 103 Camere di Commercio nel 2002 hanno distribuito oltre 555 mila card.

Secondo Stanca "questo è uno strumento importantissimo per la definitiva affermazione del 'governo digitale'
(l'e-Government) nel nostro Paese. I vantaggi saranno evidenti soprattutto per le imprese e per chi ogni giorno produce e scambia documenti informatici, come già accade ad esempio tra le Camere di commercio e le imprese, ma anche per il comune cittadino che avrà a disposizione un ulteriore strumento per dialogare on-line con la Pubblica Amministrazione
".

Il provvedimento approvato dal Governo introduce due novità sostanziali rispetto alla normativa precedente vigente in Italia: la liberalizzazione del settore dei servizi di certificazione, che eli-mina così la necessità di una preventiva autorizzazione per l'esercizio di questa attività, e l'introduzione di due categorie di firma digitale. Sarà tra l'altro disponibile una "firma leggera" - che, per esempio, può essere utile per l'identificazione personale e l'accesso ai servizi della Pub-blica amministrazione - e una "firma pesante", con la massima sicurezza per la sottoscrizione di documenti più rilevanti.-
 

Roma, 31 gennaio 2003


* Comunicato a cura dell'Ufficio Stampa
del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie

       

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